News

©2020 Fondazione Ebbene P.IVA  05459640875 CF 93181480877 | Cookie Policy | Privacy Policy


facebook
twitter
linkedin
youtube
instagram
logo per flazio@4x
vector (1)

Menu

Menu

In campo per contrastare la disabilità di quartiere

29-07-2021 19:20

Redazione

News, In prossimità,

In campo per contrastare la disabilità di quartiere

ricostruire i sogni, contrastare la "disabilità" di quartiere. Mister Giuseppe racconta Sport for All

 

 

 

 

 

 

 

«Un po’ come quando aspetti l’alba e vedi il primo raggio di sole, sei certo che quella sarà proprio una bella giornata».  E l’alba a San Cristoforo, con i suoi raggi di sole che segnano l’inizio di una giornata nuova, è arrivata con il progetto Sport for All, promosso dalla Fondazione Milan e realizzato con Èbbene.

 

Raggi di sole che illuminano le viuzze di un quartiere difficile e complesso di Catania, una squadra fatta di bimbi e bimbe con disabilità o che vivono in contesti di fragilità e un Mister, che in campo insegna, certo, a tirare due calci al pallone, a seguire tutte le regole del calcio ma soprattutto a Sentirsi Campioni.

 

«Puoi sentirti campione – ci racconta Giuseppe Caio, allenatore di Sport for All – soltanto quando metti in campo tecnica e caparbietà ma anche tutti i valori che caratterizzano lo sport: rispettare l’avversario, fare gioco di squadra, tendere la mano quando il tuo compagno di gioco è caduto».

 

Una visione probabilmente scontata, ma quando il campetto su cui si gioca la è segnata da un quartiere con un forte tasso di criminalità, dove è difficile perdersi e intraprendere strade sbagliate, “la normalità” diventa conquista. Come le relazioni che proprio il Mister Giuseppe crea con i “campioni in campo”. «È un progetto, un percorso che bisogna costruire per instaurare prima di tutto fiducia. Molti di loro non riescono a vedere nelle figure adulte un punto di riferimento o una guida, perché vivono in perenne contrasto a scuola e nelle attività extrascolastiche. Quello che facciamo con tutto lo staff di Fondazione Èbbene è quindi dialogare con loro, utilizzare lo sport come strumento per costruire un percorso di crescita sano e produttivo».

 

«Oltre alle difficoltà legate in parte ad alcune disabilità, i bimbi di San Cristoforo vivono un doppio conflitto: l’incapacità di immaginare un futuro. Io la chiamo la disabilità di quartiere, quella che ti dà una visione ristretta della vita, che ti fa credereche è tutto segnato tra il grigio dei palazzi e la mancanza di opportunità».

 

E invece Sport for All crea opportunità nel quartiere di San Cristoforo, lo rende un luogo inclusivo, che guarda alle abilità di ciascuno, trasformando campetti di calcio in laboratori di Prossimità.

 

Tutti in campo per sentirsi ed essere campioni!