Il Girotondo, “nido domiciliare”, è un progetto presentato nell’ambito della programmazione, Welfare di Prossimità, promosso da Fondazione Èbbene, Collegio del Mondo Unito dell'Adriatico e Fondazione di Comunità San Gennaro, e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Welfare di Prossimità punta a costruire in tutta Italia una Rete di Hub di Prossimità con l'obiettivo di dar spazio ai ragazzi, a nuove proposte e idee innovative! Tanti i giovani desiderosi di scendere in campo e prendersi cura delle fragilità dei territori, costruendo progetti a forte impatto sociale e realizzando percorsi innovativi che rispondano in maniera nuova e personalizzata ai bisogni delle comunità. 

“Il nostro progetto Girotondo” racconta Martina Cipollone, studentessa nel corso di Laurea di scienze dell’educazione e co-responsabile socio del progetto, “è il primo nido domiciliare, che ha sede dentro le mura domestiche, e ha l’obiettivo di essere quel luogo sicuro a cui i genitori affidano l’educazione dei propri figli, rivolgendosi specialmente a quelle famiglie che vivono una situazione di disagio socio-economica”. La persona prima di tutto. L’asilo vuole dare aiuto e sostegno alle famiglie con poche risorse, offrendo un servizio di semi gratuità, con una modalità nuova nel territorio di Montesilvano (PE). Accessibilità, questa la parola chiave per raccontare il cuore del progetto, senza forme di assistenzialismo, ma azioni di Prossimità e reciprocità.

“Le famiglie che accedono ai servizi, infatti, si prendono cura del luogo donando il proprio tempo in azioni di volontariato, ma non solo. Quello che Girotondo ha intenzione di fare a Montesilvano, in provincia di Pescara, Abruzzo, è generare una Rete mettendo in relazione altre energie, altre risorse del territorio, per rendere l’asilo Nido un luogo davvero accessibile a tutti”.

Una realtà promettente, che grazie al contributo finanziario vinto e stanziato dal progetto, ha potuto realizzare e avviare questa nuovo sogno, già partito nel mese di febbraio ma che vedrà la sua inaugurazione il 15 aprile, con l’avvio delle attività in orari, 8-16 rivolte a bambini di fasce d’età compresa dai 3 mesi ai 3 anni.  In aggiunta al contributo economico, di Fondazione Ebbene nell’ambito del Welfare di Prossimità, il progetto prevede l’assistenza e il tutoraggio, per l’avvio e la formazione del Team di gestione. 

“La nostra proposta è importante per i bambini ma è fondamentale per le famiglie. Il nido domiciliare ha il vantaggio di essere quasi un’espansione della casa. Creare corresponsabilità educativa con i genitori, condividere dubbi e preoccupazioni, la regola fondamentale di incontro in presenza con i genitori per sviluppare la relazione”. Aggiunge la coordinatrice pedagogica Giorgia Petrella.  “Un sogno, quello di lavorare con e per i bambini “così si esprime Alessandra Natale, anche lei giovanissima socia: “Siamo legate al nostro territorio, lo consideriamo casa nostra, e invece di andare via e investire altrove vogliamo che la nostra terra si sviluppi quotidianamente, portando qui tutto ciò che abbiamo imparato in esperienze fuori dal nostro paese”. Un sogno condiviso insomma, tante idee, entusiasmo, e un’opportunità unica per trasformare un desiderio in realtà.