Torte, crostate, creepes, pizza, cuscus. In fondo, si sa, che davanti ad una tavola ben imbandita è più facile superare le timidezze e stringere relazioni. Ecco perché Istituto Walden - cooperativa sociale che a Menfi (Agrigento) gestisce comunità alloggio per minori, casa accoglienza per gestanti e ragazze madri e progetti di inclusione sociale e Centro di Prossimità di Fondazione Èbbene - per Dono Day 2022, la Giornata del Dono promossa ogni anno da Istituto Italiano Donazione (IID) e dedicata a chi fa del dono una pratica quotidiana, per l’ottava edizione ha scelto il cibo per creare connessioni, oltrepassare le barriere, promuovere l’incontro tra diverse culture.
Così Istituto Walden si prepara al 4 ottobre, giornata ufficiale del Dono Day, ospitando nella sua sede di Menfi due comunità ucraine: una di Santa Margherita di Belice e una di Montevago.
«È andata benissimo, i nostri ragazzi sono stati entusiasti dell’attività, sono stati tutti molto attivi e collaborativi – racconta Delia Coppola, assistente sociale responsabile della struttura -. Abbiamo trascorso un bellissimo pomeriggio. L’aperitivo è stato un importante momento di scambio tra diverse culture e un’iniziativa per sensibilizzare i nostri ragazzi sul senso più profondo del volontariato. Riprendendo il tema del dono, abbiamo ragionato sull’importanza di donare: non solo qualcosa di materiale, ma anche se stessi e il proprio tempo».
E i 15 ragazzi dai 14 ai 18 anni presenti, di tempo ce ne hanno messo per preparare il buffet offerto agli ospiti. Una cinquantina, tra ucraini, famiglie seguite da Istituto Walden e i giovani della Comunità San Marco di Palma di Monte Chiaro, che ospita minori spesso autori di reato. Una bella collaborazione che contribuisce ad alimentare la rete non solo verso l’esterno, ma anche tra comunità e realtà che si muovono nel territorio agrigentino.
«È bello il senso del Dono Day, che mette insieme scuole, servizi minorili, comuni, associazioni, imprese e cittadini uniti dalla voglia di donare, di esserci, di dare il proprio contributo. L’anno prossimo lo rifaremo sicuramente, ma l’esperienza non è finita qui – chiarisce Delia Coppola -. A ottobre ci sarà la premiazione, in cui saranno presenti anche, tra gli altri, le Istituzioni e il Tribunale dei Minori di Palermo. Avrà una grande risonanza e siamo molto orgogliosi di farne parte».