Con la sottoscrizione della convenzionetra Ebbene con il suo Centro di Prossimità catanese "Mosaico", l’UDEPE e ilTribunale di Catania s’intensifica l’attività della Fondazione nell’accoglienzae accompagnamento delle persone colpevoli di un reato penale e ammesse a misurealternative o alla sospensione del procedimento con messa alla prova che hannoaderito ad un progetto riparativo.
Ebbene investe già da temponell’accoglienza all’interno di alcuni Luoghi di Prossimità di Personecondannate per un reato penale, accompagnandole in percorsi di reinserimentoattraverso il "dono" di attività per la comunità .
Un percorso riparativo ma soprattuttoeducativo, quello che la Fondazione offre, affiancando con i propri operatorichi sceglie di sottoscrivere un progetto e impegnarsi in azioni di prossimità .Assistenza a persone con fragilità supportando gli operatori dei Centri, attività di piccola manutenzione dellestrutture, partecipazione piena alla vita di Prossimità sono le attività cheFondazione propone nel rispetto del talento e delle competenze di ogniindividuo.
"Una sfida dalla quale non potevamosottrarci -spiega Edoardo Barbarossa Presidente di Ebbene - perché incarna unesempio puro di rigenerazione del percorso di vita di una persona che, dopo unerrore, decide di rimettersi in gioco e lo fa donando il proprio tempo e leproprie capacità alla comunità ".Â
Fondazione non si limita ad accogliere ma,così come previsto dal protocollo sottoscritto con l’Ufficio Distrettuale diEsecuzione Penale Esterna, partecipa alla valutazione dell’andamento delprogetto riparativo e produce, al termine del progetto, una relazione sullaqualità della partecipazione al percorso della persona affidata.