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“Cloch-Art”: una nuova vita per Vittorio

11-07-2024 10:31

Redazione

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“Cloch-Art”: una nuova vita per Vittorio

Sono le 22 in punto di un sabato sera di giugno, quando a Vittorio arriva la notizia dello sfratto esecutivo a causa dell’inagibilità della sua abitazione. All’

“Cloch-Art”: una nuova vita per Vittorio

 

Sono le 22 in punto di un sabato sera di giugno, quando a Vittorio arriva la notizia dello sfratto esecutivo a causa dell’inagibilità della sua abitazione. All’improvviso, Vittorio, un uomo semplice e volenteroso di riscatto, si trova senza casa. Un momento buio, che sembra non vedere vie d’uscita fino a quando Vittorio non fa il suo ingresso a “Cloch-Art”, un dormitorio comunale gestito dalla Cooperativa Mosaico di Catania. 

La vita di Vittorio continua in salita, soprattutto quando, alla fine del mese di luglio, arriva la notizia di revoca del reddito di cittadinanza, unico mezzo per contenere il suo disagio economico.
Ma nonostante la sorte avversa, Vittorio non si arrende, cerca sempre un’apertura che gli permetta di sopravvivere. Inizia, grazie all’aiuto di alcuni amici, a svolgere piccoli lavoretti non regolarizzati, come manutentore di aree verdi e come addetto alle pulizie, racimolando così il minimo necessario per vivere. 

Dal momento del suo ingresso al Dormitorio, Vittorio non solo ha trovato un rifugio fisico, ma una comunità che lo ha accolto come parte integrante della “famiglia”, accompagnandolo quotidianamente nel percorso di ripresa del potere personale. 
Dalla presa in carico, fatta congiuntamente con gli operatori della struttura, Vittorio ha intrapreso un percorso costruito su misura delle sue fragilità, che gli ha permesso di diventare protagonista sia della sua vita che del suo agire nella comunità. 

Un uomo umile, dal grande spirito di adattamento che gli ha permesso di raccogliere nella vita un ventaglio di esperienze, di viaggi e nuove relazioni. Momenti fondamentali, incontri importanti che hanno contribuito a rafforzare la sua personalità. 

La chiave di svolta arriva nel novembre 2023, quando grazie alla Cooperativa Mosaico, firma il suo primo contratto di lavoro come guardiano del rifugio “Cloch-Art”.
Un ruolo impegnativo che, sin dalla proposta, ha affascinato Vittorio, che con grande entusiasmo accoglie l’opportunità nonostante le preoccupazioni. 
Vittorio non si sentiva mai solo: alle sue spalle c’era un team altamente qualificato, una nuova famiglia, una nuova casa che gli offre, quotidianamente, supporto e fiducia. “Cloch-Art” è stato per lui una rete di sostegno fondamentale per il suo benessere. 
Vittorio è molto di più di un “semplice” custode, le sue mansioni si spingono sempre oltre la sorveglianza. Questo è il principio di economia circolare, queste sono le storie di prossimità che danno un senso all’agire per generare cambiamenti positivi nei territori. 
La supervisione delle attività, la gestione ordinaria della struttura e dei suoi servizi sono il simbolo del percorso fatto con Vittorio, adesso pronto a realizzare un ambiente di solidarietà e sostegno reciproco.

La storia di Vittorio è un chiaro esempio di resilienza e adattabilità. In un momento di crisi, ha trovato una nuova strada ed è stato capace di rimanerci senza deviazioni grazie alla sua determinazione e al sostegno della comunità del Dormitorio “Cloch-Art”. 
Grazie al suo nuovo lavoro, non solo ha ritrovato dignità e stabilità, ma ha anche scoperto un nuovo sé, nuove abilità e competenze acuite dal senso di appartenenza a una realtà solida, che crede in lui e lo spinge a migliorare la sua vita.

 

“Cloch Art” non è un semplice dormitorio ma un luogo d’incontro dove il singolo viene preso in carico a 360 gradi, supportato e accompagnato ai servizi sul territorio. E’ un luogo che prova a dare stabilità grazie alla permanenza h 24, a quelle persone fragili che hanno bisogno di un luogo in cui rimanere ma soprattutto familiare. Il cambiamento che ha portato il Dormitorio Cloch-art è la creazione di un luogo di condivisione, di supporto, di creazioni di legami, in cui  i beneficiari si sentono parte di un grande gruppo che chiamano “famiglia”. 

Il progetto è realizzato grazie alla sinergia tra il Comune di Catania, Consorzio Sol.Co. Rete d'Imprese Sociali Siciliane, Fondazione Ebbene e il Centro di Prossimità Mosaico. 

 

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